La rivoluzione digitale ha investito un’infinità di campi, tra cui quello musicale. La diffusione del formato audio MP3, a cui ha contribuito la sua facilità di trasporto e condivisione, ha stravolto le basi dell’industria discografica, facendo sparire di fatto le cassette a nastro, riducendo vertiginosamente il mercato dei compact disc e spingendo il vinile in una nicchia frequentata prevalentemente da cultori e collezionisti.
La commercializzazione della musica si è spostata dai luoghi fisici (negozi e catene) ai luoghi virtuali del web dove i file che racchiudono le sequenze digitali sonore vengono condivisi, a pagamento o spesso, in maniera più o meno legale, gratuitamente. Questo stravolgimento del mondo musicale ha avuto delle conseguenze pratiche interessanti…
Innanzitutto sono quasi scomparsi i negozi di musica pieni di scaffali traboccanti di cd e vinili, dove trascorrere ore a far passare le discografie, a chiedere consigli al proprietario che pazientemente metteva e rimetteva i dischi sull’impianto stereo, ad ammirare le copertine e ad annusare l’inconfondibile odore del booklet dove erano riportati i testi delle canzoni ed i ringraziamenti degli artisti….
…penso di aver trascorso più tempo tra gli scaffali in metallo di Mariposa Duomo a Milano che tra i banchi dell’Università Statale, alla ricerca di lp e cd di cui leggevo le recensioni su riviste “di carta” come HM, Metal Shock e Grindzone…
Ora chiunque suoni uno strumento dispone di una gigantesca piattaforma commerciale su cui proporsi e da cui proporre la propria musica ad un pubblico globale. Le registrazioni, almeno a livello amatoriale, sempre più raramente avvengono in costosi studi di registrazione ed in presa diretta, con tutti i musicisti coinvolti e con l’uso di strumentazione analogica. Ora chiunque abbia un buon computer ed un buon software, può comporre e registrare musica dalla propria stanzetta, assemblarla e condividerla sui social network.
Sono preistoria i tempi in cui un gruppo di amici si ritrovava a provare e riprovare in garage o in cantina, poi registrava qualche pezzo su nastro, distribuiva il proprio demo ai bar, ai pub, alle fanzine e ai concerti di gruppi più famosi, sperando che qualche discografico o talent scout lo scoprisse e gli proponesse di registrare in un vero studio altrimenti economicamente inaffrontabile.
Rispetto ad anni fa il livello tecnico dei musicisti si è alzato notevolmente, ci sono talenti che ad età giovanissima sanno suonare pezzi decisamente complessi; però il web ha inondato le orecchie degli utenti di miliardi di canzoni, di centinaia di siti dove viene recensita un’infinità di pezzi musicali: gli ipod e gli smartphone contengono centinaia di file che spesso non si ha nemmeno il tempo di ascoltare, con la conseguenza che sono rari i gruppi in grado di emergere, grazie alla loro originalità e creatività, dall’inflazione di offerta musicale.
Parlo di rock, hard rock ed heavy metal. La pochezza dei gruppi attuali lascia spazio ancora a vecchi mostri sacri che questi generi li hanno inventati, li hanno fatti crescere e spesso li hanno sepolti per poi resuscitarli (con reunion in pompa magna) nel vuoto attuale. I Black Sabbath, tanto per citare un gruppo, sanno che possono ancora ritagliarsi un mercato consistente riproponendo il loro tipico vecchio sound, rinfrescato con la tecnologia attuale e rimesso al passo dei tempi. Nonostante i membri abbiano un’età più vicina ai 70 che ai 60 anni…
Un’altra interessante conseguenza dell’era digitale attuale è lo spostamento verso l’attività live della principale fonte di guadagno dei musicisti. Prosciugandosi progressivamente la voce degli introiti provenienti dalla vendita dei dischi, i gruppi musicali oggi puntano tantissimo sugli incassi delle performance dal vivo; ne sono chiara testimonianza la crescita dell’offerta di concerti e proporzionalmente dei prezzi dei biglietti e del merchandise in vendita.
Il ragionamento è semplice: la musica che compongo è facilmente piratata e condivisa, ma le emozioni, la passione, la folla, il coinvolgimento e l’energia di un concerto che suono dal vivo non possono essere riprodotte e condivise con la stessa facilità… quindi te lo faccio pagare per la sua unicità.
Una volta passavo 4 volte al giorno davanti alla vetrina del Mariposa per vedere se sulla lavagna appesa alla porta ci fosse riportata in pennarello qualche nuova data live di gruppi di passaggio in Italia. Anzi, a Milano, perché era una rarità che qualche artista si spingesse oltre il Po. Oggi non basterebbero 3 lavagne per contenere l’offerta di concerti dal vivo, che si è allargata a numerose location non solo al Nord, ma anche al Centro e al Sud della penisola.
L’organizzazione degli eventi non è ancora ai livelli di paesi europei come Gran Bretagna e Germania, ma anche in questo campo si sono visti negli anni dei progressi (i prezzi si sono allineati immediatamente a quelli di oltre confine, la tecnologia, l’intrattenimento extra musicale, la logistica ed i comfort sono ancora un gradino sotto, ma in via di miglioramento).
L’offerta è ampia, quindi, attraversa tutti i generi musicali e si manifesta in location di varie dimensioni (dal piccolo locale, al palazzetto indoor fino all’arena open air e allo stadio) situate in tutto il territorio nazionale. Grazie ai voli low cost e alla programmazione previdente dei promoter, spesso è possibile assistere a spettacoli musicali unici anche all’estero.
L’estate 2014 presenta un calendario ricco di proposte dal vivo, grazie alla calata in Europa di un buon numero di band emergenti e di vecchi leoni ancora capaci di dare il meglio di sé dalle assi di un palco. Per quanto mi riguarda, in mano ho un tris di assi: archiviata il 1° di giugno l’incendiaria performance degli inossidabili IRON MAIDEN all’Arena Joe Strummer di Bologna….
…il 20 giugno allo stadio San Siro di Milano non perderò il concerto evento dell’estate, i PEARL JAM, band di Seattle capitanata da Eddie Vedder.
Ed infine, il 1° di luglio al Rock in Roma, toccherà agli eterni METALLICA chiudere in bellezza la mia stagione dei concerti all’aperto: i quattro di San Francisco proporranno i brani scelti dagli stessi fan tramite un sondaggio online, attingendo dal loro immenso catalogo.
Have a great rockin’ summer !!! \m/