La cucina regionale è una delle eccellenze italiane e se al buon cibo si unisce uno scenario spettacolare come quello delle montagne sudtirolesi, eccoci davanti all’abbinata perfetta. Un fine settimana estivo trascorso in Alto Adige rinvigorisce il fisico, rilassa la mente e… soddisfa il palato !
L’Alta Badia si raggiunge attraversando la Val Gardena e l’omonimo passo. Viaggiando in auto con le bambine di solito arrivo in Val Gardena giusto all’ora di colazione e allora è d’obbligo una sosta all’altezza di Selva, presso l’hotel Chalet Gerard (http://www.chalet-gerard.com/): un buon cappuccino ed una fetta di strudel con magnifica vista sui prati e le montagne circostanti.
La mia base in Val Badia è Corvara ed una delle passeggiate più piacevoli è quella che dall’arrivo della cabinovia del Boè scende fino giù in paese: se lungo il sentiero viene un certo languorino da aria buona di montagna, il rifugio Ütia Crep de Munt (http://www.crepdemunt.it/) capita proprio a proposito, con i suoi piatti regionali e la vista panoramica sulla Marmolada.
Se la meta della gita quotidiana è il versante di Col Alt, raggiungibile in ovovia sempre da Corvara, le possibilità di godersi un pranzetto casereccio con bontà gastronomiche locali è ampia: Ütia I Tablà (www.ladinia.it/itabla), Ütia de Bioch (http://www.fornata.it/rifugio/il-rifugio-uetia-de-bioch.htm), Ütia Pralongià (http://www.pralongia.it/ ) e Piz Arlara (http://www.pizarlara.it/).
Personalmente ho provato con ottima soddisfazione la cucina del Piz Arlara, uno dei rifugi che nell’estate 2014 hanno partecipato alla celebrazione del centenario della Prima Guerra Mondiale, proponendo piatti con gli stessi alimenti consumati al fronte dai combattenti italiani alpini e austriaci kaiserjäger .

“La gavetta”: carpaccio di canederli con formaggio di malga, stinco affumicato, misticanza spontanea e dressing di mela (vikingandre.com)
Per cena bastano due passi a piedi, lungo il fiume a Corvara, per raggiungere il residence-ristorante Salvan (http://www.residencesalvan.it/): perfetto anche a pranzo e come pizzeria, consente di assaporare la cucina ladina in un ampio giardino dove non mancano sdraio e giochi per rilassarsi con i bimbi.
La prima colazione, si sa, è un pasto fondamentale per far funzionare bene corpo e mente durante il giorno, soprattutto se si ha in programma una passeggiata all’aria aperta. In centro a Corvara consiglio una tappa alla Stüa dal Tê presso il Garni Raetia (http://www.garniraetia.it/): dolci fatti in casa, una scelta infinita di tè e tisane, succhi di mela, ambiente in legno all’interno e bel patio all’esterno, cortesia del personale. Da segnalare anche per merenda o per un aperitivo.
Dopo aver effettuato la salita che da Colfosco porta alle pendici del monte Sassongher, non c’è nulla di più piacevole che indulgere in una mangiatina presso il ristorante del Col Pradat (http://www.colpradat.com/) godendosi la vista panoramica sulle Dolomiti.

Col Pradat, buon cibo, bella vista e una dormitina al fresco sulle sdraio: the perfect Sunday relax (vikingandre.com)
Se si parla di aperitivo, il mio consiglio è di non farsi mancare un bel bicchiere di Spritz accompagnato da un tagliere di speck presso il rifugio Boconara (http://www.boconara.com/): facilmente raggiungibile anche a piedi, è il luogo ideale per un po’ di relax in famiglia, per mangiare bene e per ammirare il magnifico panorama su Corvara e sulla sagoma inconfondibile del monte Sassongher.
Ogni week-end d’estate che si rispetti non può che concludersi con una pizza ed una birretta in compagnia: l’indirizzo giusto è il pub-ristorante-pizzeria Black Hill a Colfosco, ben fornito di birra alla spina e con un forno a legna che produce ottime pizze, tra cui la tirolese con funghi e speck.
Un riposino “digestivo” è d’obbligo prima del rientro a casa…….