Londra non stanca mai, è uno di quei luoghi universali in cui si può tornare decine di volte e trovare sempre qualcosa di nuovo da fare, visitare, assaggiare, comprare, vivere.
In occasione delle celebrazioni per il centenario della prima guerra mondiale (1914-2014), il fossato che circonda la Torre di Londra (http://www.hrp.org.uk/TowerOfLondon/) è stato lo scenario di una suggestiva installazione di centinaia di “poppies”, i papaveri rossi simbolo degli annuali “remembrance days” britannici. Ogni anno a novembre gli inglesi hanno l’abitudine di acquistare dei piccoli papaveri di plastica da appuntare alla giacca; il ricavato di tale vendita serve a finanziare organizzazioni di veterani delle guerre o comunque associazioni (The Royal British Legion) che tengono vivo il ricordo dei soldati britannici deceduti in tutte le guerre del passato (e sfortunatamente del presente). Questa tradizione si allaccia ai bombardamenti bellici del 1914 nelle Fiandre francesi, dopo i quali nei campi di battaglia devastati restavano solo i corpi dei soldati uccisi e crescevano solo papaveri rossi: i “red poppies” sono diventati così il simbolo del sacrificio, del sangue dei caduti per la patria.
Fiancheggiando The Tower of London lungo il fiume Tamigi si giunge all’iconico Tower Bridge, il ponte levatoio più famoso al mondo.
A novembre 2014 è stato inaugurato un museo al suo interno: http://www.towerbridge.org.uk/. Due passaggi pedonali consentono di ammirare il paesaggio circostante da oltre 60 metri di altezza e alcuni pannelli trasparenti collocati sul pavimento permettono di vedere il traffico che scorre attraverso il ponte o, in specifici momenti, anche le imbarcazioni che scivolano lungo il fiume.
Per godere appieno della suggestione del paesaggio è consigliabile recarsi a questo museo all’ora del tramonto, quando le luci della città si accendono e la vista può spaziare dal “Gherkin” allo “Shard”, i due inconfondibili grattacieli dello skyline cittadino. Chi soffre di vertigini apprezzerà, al termine del percorso espositivo, gli ambienti al pian terreno dove sono conservati gli impianti a vapore di funzionamento del ponte levatoio, veri gioielli di ingegneria d’epoca vittoriana.
Proseguendo a piedi verso il quartiere di Southwark si incontrano altre attrazioni meritevoli di una visita: il mercato Borough Market (http://boroughmarket.org.uk/ – atenzione agli orari di apertura e chiusura), la Soutwark Cathedral (http://cathedral.southwark.anglican.org/), Clink Street con la sua prigione medievale ed i suoi vari locali, la nave Golden Hinde (http://www.goldenhinde.com/) ricostruzione di un vascello del XVI secolo ed il teatro Shakespeare’s Globe (http://www.shakespearesglobe.com/), struttura a forma circolare dove recitò la compagnia del celebre Willy.
Chi non ne avesse abbastanza di vertiginosi panorami dall’alto può salire in cima al più elevato grattacielo d’Europa, The Shard (http://www.the-shard.com/), situato nei pressi della stazione metropolitana London Bridge: è consigliabile prenotare online e attenzione alle foto ricordo….. costano uno sproposito !!
Per concludere la giornata di visita a questa bella zona di Londra, non mancano locali e ristoranti presso cui rifocillarsi: la scelta è ampia e spazia dal food street delle bancarelle del Borough Market alle classiche catene Starbucks, Wagamama, Nando’s, dai sofisticati ristoranti con vista nello Shard come Aqua, Hutong, Oblix ai più semplici pub lungo il riverside quali The Anchor e The Old Thameside Inn.
“Why, Sir, you find no man, at all intellectual, who is willing to leave London. No, Sir, when a man is tired of London, he is tired of life; for there is in London all that life can afford.”
Samuel Johnson